martedì 1 maggio 2012

Il menù della soddisfazione.

Cari cuochi/care cuoche provette,
sono tornata! So che non aspettavate altro che vedermi tornare all'opera (fate abbandonare la vostra piccola cuoca preferita ad un momento di narcisismo per un secondo, suvvia!). So anche che, tuttavia, non ho scritto nulla e non o più dato notizie per molto tempo; ma sapete, qui si fanno i conti con i soliti problemi della vita: ansia pre-esami, troppi progetti da realizzare, e ovviamente troppo poco tempo per realizzare tutto!
Ad ogni modo, bando alle ciance, il menù di oggi secondo il mio modestissimo parere, vi permetterà di alzare la vostra autostima culinaria! Sapete quanto è grande la soddisfazione che vi nasce dentro dopo aver cucinato una splendida torta salata? Quando tutto il suo profumo invade la cucina o, in certi casi, l'intera casa, a tutti viene fame immediatamente, e voi vi sentite baciati dalla protettrice della cucina!
Quindi iniziamo:

Primo: Torta salata di spinaci, uova, pancetta e mozzarella.

Ingredienti:

1 confezione di pasta briseè
150 gr di spinaci
2 uova
6 fette di pancetta
1 mozzarella
Sale q.b.
Pepe q.b.

Prima di cominciare la spiegazione del procedimento, ricordo che questa ricetta può essere eseguita con qualsiasi tipo di ingrediente! Sinceramente, ogni volta che avanza qualche formaggio, o cubetto di prosciutto, o ortaggio in casa nostra si rimedia allo spreco con una torta salata!
Per prima cosa lessate gli spinaci in acqua salata.
Intanto prendete lo stampo della vostra torta salata e ricopritela con la carta da forno. Adesso stendete la pasta briseè sul fondo: schiacciate un po' con la mano a pugno dal centro fino ai bordi. In questo modo sarete sicuri di aver dato una forma decente al tutto.
A parte sbattete le uova e incorporatele agli spinaci lessati in un'insalatiera. Abbiate cura di mescolare bene. A questo punto potete tagliare in piccoli pezzi le fette di pancetta e la mozzarella e incorporare nuovamente il tutto al composto di spinaci e uova. Potete salare e pepare a piacere!
Adesso potete versare il tutto nello stampo iniziale sulla pasta briseè.
Accendete il forno a 170° e lasciate cuocere per 30-40 minuti! Et voilà!! (1)

(1)




Secondo: polpettine di carne al sugo. 

Ingredienti(x4):

500 gr di carne tritata bovina
1 litro di passata di pomodoro
3uove
100 gr Parmigiano Reggiano
Olio q.b.
Sale q.b.
Origano q.b.

Le polpette al sugo si possono preparare in innumerevoli modi, ma io qui vi spiegherò la variante più semplice. Perchè? Le trovo più genuine, meno grasse, e soprattutto chiunque è in grado di prepararle!
Iniziamo prendendo un piatto piano, sul quale metteremo la carne, il Parmigiano, il sale e le uova. A questo punto occorre impastare con le mani il composto fino a quando non sarà omogeneo. Deve avere una consistenza morbida ma non liquida!
A questo punto potete procedere con la vostra creatività e fare le polpette: prendete un pugnetto del composto di carne e modellatele con i palmi delle mani.
Intanto in una padella antiaderente versate la passata di pomodoro aggiungendovi dell'olio e del sale.
Consiglio: se volete, nel sugo, potete far cuocere anche la cipolla per insaporire.
Quando le polpette saranno pronte e avrete sfogato la vostra creatività, potrete farle cuocere nella padella insieme al sugo. La cottura durerà all'incirca 30 minuti: la salsa di pomodoro dovrà essersi addensata. (2)

(2)
Che altro dire? Buon appetito :D

Annette





mercoledì 4 aprile 2012

Il menù della spensieratezza.

Volevo iniziare questo post rendendovi partecipi del dolore che mi ha afflitto in questi giorni; infatti, siccome la vostra paladina della cucina sperimenta sempre cose nuove, questa volta insieme al finocchio si è triturata anche un dito! Il dolore era sopportabile devo dire, ma la vista proprio no  poco ci è mancato da uno svenimento! Ad ogni modo, come si dice? Tutto è bene quello che finisce bene...ed io sono ancora viva!
Tutto ciò per dirvi che il menù che vi proporrò oggi è dedicato appunto al mio pollice, nel senso che dopo milioni di cerotti e disinfettanti più o meno malvagi, ieri il mio dito caro è finalmente riuscito a rivedere la luce! Siate felici con me!
Certo, la spensieratezza si addice ad una bella giornata di sole, ma ho deciso di sfruttare il mal tempo che c'è qui da me per rendervi partecipi del gusto della mia giornata! Quindi, cominciamo:

Secondo: spezzatino di tacchino impanato.

Ingredienti:

500 gr di petto di tacchino (o, se preferite, di pollo)
Olio extra-vergine d'oliva q.b.
150 gr di farina
Rosmarino q.b.
Sale q.b.

Innanzitutto sappiate che vi sto rendendo partecipi di quello che io considero il mio piatto preferito, quindi siatene onorati! La sua preparazione è decisamente semplice: impugnate un coltello, e tagliate il petto del tacchino in cubetti, anche grossolanamente. Otterrete così uno spezzatino.
A questo punto in una padella antiaderente mettete uno strato d'olio, e abbondate!! (Non troppo!) Accendete quindi la fiamma per farlo scaldare.

Consiglio: una volta conclusa questa operazione abbiate cura di porre sulla pentola un coperchio oppure una di quelle tele che servono per la frittura (di cui, ovviamente, non conosco il nome tecnico)! Questo per 
evitare di bruciarvi o di avere paura di scottarvi con l'olio bollente!

Adesso ogni cubetto di tacchino dovrete prima farlo rotolare nella farina, e poi farlo nuotare nella padella (anche se qualcuno mi disse in questi giorni che, data la sua massa, in realtà nell'olio non si può nuotare. Ma questi sono dettagli!). Quando avrete messo a cuocere tutti i cubetti, allora potrete aggiungere il rosmarino e salare a piacere! Questo è un possibile risultato(1):

(1)
Come vedete il nostro mitico spezzatino sarà pronto quando i cubetti saranno un po' dorati! 


Dessert: Cheesecake alle fragole.

Ingredienti:

3 uova
200 gr di fragole
150 gr di biscotti tipo digestive
500 gr di formaggio cremoso (il philadelphia va benissimo!)
80 gr di burro
130 gr di zucchero
2 cucchiai di farina 

Devo dire che l'unica difficoltà riscontrata nella preparazione di questo dolce (che io non avevo nemmeno mai mangiato prima d'ora) è stata la spesa: vi assicuro che non avevo mai mangiato nemmeno dei biscotti digestive prima e a dirla tutta nemmeno ora! Perciò, se doveste essere assaliti dal panico dell'ommioddioqualebiscottoprendoadesso seguite questo consiglio: basta che siano integrali
Allora, innanzitutto dotatevi di una tortiera con le pareti alte, perchè il formaggio sarà veramente molto! 
Iniziate sciogliendo il burro in un pentolino, dopodichè dovrete ridurre i biscottini in polvere! Per fare questo avete molte possibilità: 
-frullatore
-pestaio
-sacchettino del congelatore + mattarello (inserite i biscotti nel sacchettino e con l'aiuto delle manine e del mattarello li sbriciolate tutti!)
Quando il burro si sarà sciolto, incorporate i biscotti e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo! Lasciate raffreddare un po', e versate il tutto sul fondo della tortiera. Livellate bene il composto, perchè sarà la base della vostra torta!
Adesso potrete dedicarvi al resto: preriscaldate il forno a 150° e prendete un'insalatiera e lavorate insieme il formaggio, e lo zucchero! Il composto sarà molto cremoso. Quando vi sembrerà omogeneo aggiungete le uova una alla volta: il composo diventerà giallino! Infine aggiungete la farina!
Adesso prendete le fragole e tagliatele a pezzettini, dopodichè versatele nell'insalatiera con il resto! Mescolate il composto ancora un po' ed inseritelo nello stampo, sopra lo strato di biscotti e burro. Livellate con una spatola ed infornate a 150° per 60 minuti!
Al termine della cottura estraete la cheescake dal forno e non preoccupatevi se risulterà un po' molliccia e tremolante, è cotta ormai! L'ultimo passo da fare è avere pazienza e frenare la popria golosità giacchè il raffreddamento deve durare almeno 24 ore....terribile, lo so, però alla fine sarete soddisfatti, promesso! (2)

(2)


lunedì 26 marzo 2012

Il menù della pragmaticità.

Presto o tardi nella nostra esistenza, ci troveremo davanti ben poche alternative. Il senso di vuoto ci sovrasta. Ci mancano le parole. I nostri occhi fissano la luce bianca. Ecco, spero di aver reso bene l'idea della sensazione che si prova quando tutte le nostre aspettative si infrangono contro un frigo vuoto....e desolato!! Siamo costretti a risvegliare i nostri sensi, e ad affrontare il problema!
Reputo questo tipo di situazioni sempre molto pericoloso per la linea snella delle persone malcapitate, per il semplice fatto che la fame gioca brutti scherzi: spessissimo capita, infatti, che la fame delle persone sia tanto più grande quanto più il frigorifero risulta vuoto e povero di materia prima. Quindi cosa accade? Accade che entra in gioco la golosità, e la ciccia va a nozze!
Ebbene, ogni cosa di quello che ho descritto finora mi è capitato proprio oggi. Sappiate che non è stato il mio cervello ad elaborare il tutto, ma la fame atroce delle 13 che si ha dopo una mattina di digiuno. Dopo lezione. Dopo il caldo (quasi) estremo.
Arrivati a quest punto, avrete capito il perchè di questo titolo: certe situazioni vanno prese di petto, non si può dormire sugli allori...ma su un piatto di pasta al pomodoro sì!

P.s.: mi scuso per l'assenza di foto...ma essendo stato cucinato tutto "in trasferta" non disponevo del mio solito apparecchio fotografico!

Primo: penne al pomodoro (x2)


120 gr di penne.
2 bicchieri e mezzo di salsa di pomodoro.
Olio q.b.
Sale q.b.

Questa è forse la pasta più semplice e classica del mondo! Mangiarla è sempre bello, e sa proprio di Italia! Prendete sempre la solita pentola per la pasta, fate bollire l'acqua e quando raggiungerà l'ebollizione scioglietevi un pugnetto e mezzo di sale grosso. In un pentolino, molto più piccolo del pentolone, mettete la passata di pomodoro, dell'olio e il sale.
Consiglio: non dovete mettere troppo olio, altrimenti poi finirete per buttarlo! E' meglio non abbondare eccessivamente, così da non nausearsi!
A questo punto, saldate il sugo per qualche minuto.
Infine buttate la pasta, scolatela e mescolate il sugo nel pentolone!

Secondo: Galbanino e piselli.

200 gr di piselli congelati.
4 fette di Galbanino.
Sale q.b.

Parlare di secondo forse è eccessivo. Diciamo che se un frigo è vuoto, occorre proprio arrangiarsi...ed ecco che si può ricorrere ai surgelati e a moltissima creatività!
Per questa specialità molto frugale, occorre nuovamente mettere a bollire dell'acqua, salandola con 2 pugnetti di sale grosso.
A questo punto prendete i vostri piselli surgelati e versateli nell'acqua bollente per circa 7/8 minuti, poi vedete voi. Certe cose dipendono molto dai vostri gusti!
Trascorsi questi minuti scolate i piselli e aggiungete il Galbanino. Occorrerà avere qualche minuto di pazienza affinchè si sciolga.
Attenzione: ho scoperto, a mie spese, che il Galbanino non fonde come le sottilette, ma tende a raggruppare i piselli in grumi più o meno grossi. Otterrete quindi delle golose palline di Galbanino e piselli bolliti!
La vista non sarà delle migliori, ma sarà comunque tutto molto buono!
Ad ogni modo, per salvarvi da questo tipo di inconvenienti, che non spingono a mangiare in quel modo che solitamente si considera sano, fate una spesa piuttosto consistente!

Annette.

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lunedì 19 marzo 2012

Il menù della semplicità.

Chiedo perdono per questa lunga assenza, ma il dovere ha chiamato più di una volta in questi giorni!
Il menù che sto per presentarvi, in effetti, è il frutto della necessità di rendere il massimo in momenti di estrema difficoltà organizzativa. Per quanto mi riguarda ricorro alla semplicità ogni volta che non ho il tempo di pensare a qualcosa d'altro, e quindi punto sulla sua eleganza!
Quindi, niente fronzoli particolari per questa volta, e vi assicuro che a fare tutto impiegherete davvero poco tempo!

Primo: penne ai gamberetti e zucchine.

Ingredienti:
 240 gr di penne.
5 zucchine.
200 gr di gamberetti sgusciati.
Olio q.b.
Sale q.b.

Anche questa volta non dovreste incontrare difficoltà particolari: prendete il pentolone che usate normalmente per cuocere la pasta ed iniziate a far bollire l'acqua!

Consiglio:  per quelli che "Ma quanto sale devo mettere?", sappiate che un pugnetto e mezzo di sale grosso non renderà la vostra pasta immangiabile, anzi! Non vi spaventate della quantità di sale che vedete nella vostra mano, perchè dovete considerare soprattutto in quanta acqua verrà sciolto!

Mentre attendete potete iniziare a lavare le zucchine e a tagliarle a rondelle molto fini.

Consiglio: più sottili sono le rondelle, più l'effetto viene meglio a parer mio! Se tagliate gli zucchini in modo troppo spesso poi rischiate che non si cuociano quel minimo necessario e che il tutto diventi solamente un'insalata di pasta e zucchine!!

Adesso prendete una pentola antiaderente, coprite il fondo con un velo d'olio e fate scaldare. Dopo circa un minuto potrete unire le zucchine e iniziare a girarle con un cucchiaio di legno, abbastanza spesso (1)...altrimenti bruceranno!!

(1)

Quando vi sembreranno abbastanza dorate, aggiungete anche i gamberetti! Lasciate andare per qualche minuto, per far insaporire i gamberetti e avrete finito!
A questo punto potrete buttare la pasta, lasciarla cuocere a piacere e scolarla.
Alla fine, aggiungete il buonissimo sugo che avete preparato!(2)

(2)



Secondo: crocchette di patate.

Ingredienti:
1 kg di patate
2 uova
Sale q.b.
Pepe q.b.
Parmigiano q.b.
400 gr di provola
50 gr di farina
50 gr di pane grattuggiato

Innanzittutto mettete l'acqua a bollire. Sì, di nuovo! Quando bollirà, immergetevi le patate e lasciatele bollire per 40 minuti, o comunque fino a quando non si saranno ammorbidite. A questo punto scolatele e tritatele: divertitevi, nel farlo, perchè potrete tirare fuori tutta la vostra creatività! Quando avrete finito aggiungete UNA delle due uova, e salate, pepate e parmigianate a piacere!! Dovrebbe venire fuori un bel composto patatoso omogeneo! A questo punto tirate fuori i bambini che ci sono in voi e fate tante palline in mezzo alle quali potrete mettere la provola, appunto! O anche il prosciutto a cubetti può essere un'alternativa appetitosa!
Quando avrete finito sbattete in un piatto l'altro uovo rimasto, ed in altri due piattini mettete separatamente la farina ed il pane grattuggiato. Adesso prendete una pentola antiaderente e riempite il fondo di olio per friggere, e fate scaldare.
Ora, ogni pallina o salsicciotto dovrà essere immerso prima nell'uovo (3), con una passata veloce, poi nella farina (4) ed infine nel pan grattato (5). Dopodichè il suo destino naturale non può che essere quello di finire fritto in pentola(6).
Ripetete il processo per ogni panzerotto et....voilà!!

(3)

(4)

(5)

(6)



Dessert: Torta di mele con marmellata di ciliegie.

Ingredienti:

2 mele
3 uova
1 vasetto di yogurt bianco
4 bicchieri di farina (Attenzione: per "bicchieri" intendo che dovrete usare il vasetto di yogurt come unità di misura per la farina così come dello zucchero e dell'olio)
2 bicchieri di zucchero
1/2 bicchiere di olio di semi
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Marmellata di ciliegie q.b.


Premetto che si tratta di una ricetta molto casalinga, quindi le misure sono state prese un po' ad occhio, ma è divertente e stimola la creatività!
Dunque, prendete una planetaria o un'insalatiera e mescolatevi le uova, il vasetto di yogurt, la farina, lo zucchero, l'olio di semi, il lievito e il pizzico di sale. Mescolate tutto per bene con un cucchiaio di legno, abbondando di vigore, fino ad ottenere il solito composto omogeneo!
A questo punto accendete il forno (per me questa operazione è sempre molto complicata perchè il mio forno è sempre pieno di altre pentole, pane e teglie da dover collocare da qualche parte nella casa! Una volta ho fuso il manico di un coltello perchè è sfuggito alla mia attenzione, e mi auguro che ciò non vi capiti mai!). Preriscaldatelo a 180°, e mentre si scalda inserite il composto preparato prima in una tortiera!
A questo punto entrano in gioco le mele: sbucciatele con molta pazienza e tagliatele a fette, che disporrete in modo molto artistico sulla superficie della torta, seguendo magari i bordi del vostro dolce.
Infornate il tutto e lasciate cuore per 30-35 minuti! Per sapere se la vostra torta è cotta, occorre fare la solita prova dello stuzzicadenti: inseritelo al centro della torta e estraetelo nuovamente! Se sarà asciutto, la vostra torta è pronta altrimenti pazientate ancora un po'!
Passati tutti questi infiniti minuti, potrete togliere la torta dal forno e spargere sulla superficie la marmellata, che non deve essere necessariamente di ciliegie, in effetti! (7)

(7)


Buon appetito, cari

Annette




venerdì 9 marzo 2012

Il menù dell'amicizia.

Rieccoci qui!
Questa volta ho deciso di descrivere, attraverso il cibo, come nasce un'amicizia. Una bella amicizia! Per cui se oggi vi sentite solari, allegri, pieni di sprint da regalare al mondo, direi che questo è decisamente il menù della vostra giornata!
Per la preparazione di tutte queste pietanze, devo dire che non sono incappata in nessuna difficoltà particolare, motivo in più per incoraggiare tutti voi ad affrontare i vostri fornelli! In effetti questo blog nasce per tutti quelli che dicono: "No, ma io non sono un granchè a cucinare! Davvero!", "Io lascio fare agli altri perchè non sono assolutamente in grado!", "Mangio sempre schifezze perchè non ho mai tempo di preparare qualcosa di buono!", e così via. A tutti voi, oggi posso dire: cucinate per i vostri amici! Sì, perchè innanzitutto questo è un menù che va condiviso: vi accorgerete che inizia in maniera molto soft (una portata di cous cous) per poi gradualmente arrivare ad una bomba (il tiramisù). Vi assicuro che questo andamento non è stato studiato per far sentire meglio i vostri apparati digerenti, ma perchè in effetti un'amicizia parte piano, con calma, con curiosità per poi arrivare ad un punto di divertimento e felicità massimi (e chi meglio della crema al mascarpone poteva rappresentare ciò?). Dunque, iniziamo!

Primo: cous cous con mozzarella, carote e pomodorini.

Ingredienti (x 4):


2 bicchieri di cous cous
 4 cucchiai d'olio d'oliva.
4 carote
Pomodorini q.b.
1 mozzarella
Acqua bollente dello stesso volume del cous cous


Mettete subito a lessare le carote per 30 minuti in acqua bollente, in modo tale che si preparino mentre farete il resto!!
Prendete un pentolino, dal fondo spesso. Versatevi i due bicchieri di cous cous ed aggiungete l'olio d'oliva, mescolando. Ora prendete la pentola in cui di solito fate bollire l'acqua e fate bollire tanta acqua quanto è il cous cous, ad occhio e croce, ovviamente. Adesso potete anche accendere la fiamma sotto la pentola del cous cous, ed iniziare a tostarlo a fiamma media(1) e (2)!

(1)

(2)

Consiglio: resistete 5 minuti, e NON allontanatevi dal vostro cous cous. Pena: brucerete tutto!
Questi sono, infatti, minuti cruciali, in cui dovreste girare il tutto abbastanza spesso, fino a che non avrà assunto un colorito di un giallo più carico, meno pallido di prima. Spegnete il fuoco. Appena l'acqua bollirà versatela nella pentola con il cous cous e mescolate: l'acqua pian piano si assorbirà e il vostro cous cous sarà soltanto da condire!!
Tendenzialmente il condimento lo si può fare con quello che si vuole, ed io vi propongo un mix di carote, mozzarella e pomodorini!!
Per condire, quindi, dovrete affettare le carote lessate, i pomodorini e la mozzarella. Aggiungete al cous cous e mescolate il tutto....et voilà(3)!!! 


(3)
 


Secondo: Roast beef con carote al burro.

Ingredienti:

5 carote lessate
1 quadratino di burro
1 lombata di vitello di 800 gr
6 cucchiai d'olio extra-vergine d'oliva
Salvia q.b.
Sale q.b.
Pepe q.b.


Anche in questo caso, la prima cosa da fare è far bollire l'acqua per le carote e lessarle: in questo modo mentre preparerete la carne per la cottura, le carote si cuoceranno e impigherete meno tempo a portare tutto a termine.
A questo punto io sono incappata in un pezzo di carne (1) piuttosto malconcio, nel senso che era ricoperto di pelle che ho dovuto togliere con un coltello che non sono nemmeno così sicura fosse adatto a questo scopo. Se vi capitasse un pezzo così, affrontatelo "senza pietà": avrete la certezza di essere onnivori, ma soprattutto scoprirete che non è niente di terribile, credetemi! Dopo questa operazione dovrete salare e pepare a piacere la vostra carne linda e profumata (2) e cospargerla di salvia tritata (3).

(1)
(2)

(3)

Adesso in una pentola larga e alta (io ho usato quella per la pasta) mettete l'olio e scaldatelo. Quando sarà diventato caldo mettete il roast beef e lasciatelo rosolare per circa 2 minuti, massimo 5! E' importante che lo rigiriate spesso, in modo che tutti i lati si cuociano superficialmente! (4)
Consiglio: per rigirare il roast beef o un qualsiasi arrosto, utilizzate due cucchiai di legno: con uno cingete la parte inferiore della carne, facendo leva, per sollevarla verso l'alto e con l'altro farete in modo di "attenuare" la caduta dall'altra parte, evitando di schizzare olio.


(4)

Terminata questa operazione, accendete il forno impostando la temperatura di 180° e spostate il roast beef su una gratella da forno (il mio è un consiglio spassionato perchè, non avendolo fatto, mi sono ritrovata l'olio bollente che schizzava ovunque a fine cottura...Vi lascio immaginare la felicità del mio pavimento!). La gratella andrà appoggiata/incastrata sopra una teglia da forno, che raccoglierà il simpatico olio bollente! Infatti, non appena avrete sistemato il roastbeef dovrete innaffiarlo con l'olio in cui ha appena rosolato. A questo punto infornate la carne e lasciatela cuocere per circa 50 minuti. Ora, avrete l'ansia, per tutto il tempo di star bruciando la carne, ma non temete! Aspettate i 50 minuti senza paura e resistete alla tentazione di controllare!
Trascorso questo tempo interminabile potrete fare la prova-cottura con uno stuzzicadenti: se fuoriuscirà un liquido rosato allora il vostro roast beef è pronto. Se il liquido dovesse essere rosso lasciate cuocere ancora un po'! Dopo tutto questo, avrete cucinato il primo roast beef della vostra vita!! (5)



Le carote al burro.

Mentre aspettate che il vostro roast beef cuocia, le vostre carote saranno diventate morbide ed è a questo punto che dovrete scolarle e tagliarle a rondelle, sentendovi dei grandi chef!  Mettete poi le carote in un pentolino con il cubetto di burro e accendete il fuoco a fiamma media. Lasciate sciogliere il burro e mescolate bene le carote, affinchè non ne rimanga nessuna senza burro! (6)

(6)


A questo punto il vostro secondo è pronto!!! Sentitevi molto soddisfatti di voi stessi!


(7)


Dessert: Tiramisù.

Ingredienti:

4 uova
4-5 cucchiai di zucchero
200 gr di mascarpone
Savoiardi q.b. (dipende dalla grandezza della vostra teglia)
cacao amaro q.b.


Prendete due planetarie, e dividete i tuorli dagli albumi. Nella planetaria dei tuorli aggiungete lo zucchero.
Consiglio: i cucchiai non devono essere belli pieni, ovvero non caricateli troppo di zucchero, ma il giusto. Altrimenti otterrete un composto troppo zuccherato!
Montate il composto con le fruste, finchè non risulterà più chiaro e spumoso! Adesso aggiungete il mascarpone, sempre mescolando con il frullino.  (1)

(1)
 Quando avrete finito, pulite bene le due fruste e passate a montare gli albumi a neve ferma. Una domanda frequente è: come faccio ad accorgermi di aver montato bene gli albumi? La risposta è: 1- quando sembrano un po' panna montata. 2- quando, anche se rovesciate la ciotola di molto, il composto non si sposta e non cola!


(2)
A questo punto potrete unire gli albumi al composto di tuorli e mascarpone, con un cucchiaio di legno. Mescolate dal basso verso l'alto, in modo tale che gli albumi non si smontino, durante questa operazione. (3)

(3)
Adesso fate il caffè. Immagino che questo non richieda spiegazioni particolari! Quando sarà pronto versatelo in una ciotola e zuccheratelo leggermente. A questo punto fate entrare in gioco i savoiardi e inzuppateli leggermente nel caffè uno ad uno (4).

(4)
 Procedete facendo uno strato di savoiardi e caffè sul fondo della vostra teglia e ricopritelo con una generosa quantità di crema di mascarpone (5)! Più è, meglio è! Ripetete il procedimento una seconda volta e, a seconda dell'altezza della vostra teglia anche una terza. L'ultima passata di mascarpone deve essere molto generosa, perchè deve ricoprire tutti i buchi. A questo punto, cospargete di cacao amaro la superficie ed il vostro tiramisù è pronto!(6) Dopo un'oretta noterete che si sarà formata la golosa crosticina di cacao e mascarpone, che io amo!


(5)

(6)

Che altro dire? Sperando che questo menù sia di vostro gradimento,
vi abbraccio.

Annette

martedì 6 marzo 2012

Il menù della riconciliazione.

Una cosa abbastanza importante della vita di ognuno di noi è evitare le litigate, credo. Ma se proprio ci vengono incontro occorre saperle gestire perchè nessuno si faccia male, non pensate?
Quindi (speriamo) spesso ecco che si risolvono perchè si giunge a un compromesso, o perchè è davvero triste non parlarsi più e l'altra persona, in fin dei conti, ci manca troppo. Segue la rinconciliazione, che da il nome a questo menù; vi accorgerete che è un po' pesante, forse, perchè per me il far pace con qualcuno è una cosa che ti riempie la giornata e ti fa stare tranquillo, ti fa venire voglia di andare al mare, di correre in un prato, e ti rende soddisfatto. 

La preparazione di questo menù ha provocato, in realtà, una litigata iniziale tra me e mia madre (e questa è la dimostrazione che la gastronomia ha moltissimo senso dell'umorismo): la cucina, come penso nella maggior parte delle vostre case, è una e quindi se le persone che vogliono utilizzarla sono due, o peggio/peggissimo, tre la cosa diventa complicata. Per questo motivo ho dovuto impormi occupando tuto lo spazio disponibile con gli ingredienti di cui avevo bisogno, senza ascoltare nemmeno una delle lamentele che mia madre continuava a ripetere sottovoce: "Ma cosa fai?/Ma cosa stai combinando? Adesso vedi come mi riduci i fornelli!" e via discorrendo.
Sappiate una cosa: mentre cucinate ci siete solo voi!! Non curatevi di nessun altro se non della pentola (e non pensate che dopo dovrete lavarla!), del fuoco e del cibo, perchè tutto il resto viene da sè. La mia vena spirituale mi fa sempre cucinare nei momenti in cui sono calma o allegra, nella convinzione che quello che preparo verrà meglio e più sano in questo modo. Infatti quando sono arrabbiata o depressa non cucino mai!
 Ad ogni modo nella preparazione di questo menù ero particolarmente felice ed ispirata quindi passiamo alla parte eplorativo-esplicativa del progetto:

 Primo: pappardelle con noci e gamberi.

Ingredienti:

Pappardelle q.b.
Olio extra-vergine d'oliva
1/2 cipolla
60 gr di noci
200 gr di gamberetti sgusciati
100 ml di panna
Sale q.b.
Pepe q.b.
1/2 bicchiere di Cognac



Iniziate sgusciando le noci; se siete come me, ovvero con molta poca forza e praticità per questo genere di operazioni, potete chiedere un aiuto disperato al vostro fidanzato/coinquilino/mamma/papà/gatto a seconda di chi è disponibile e farvi soccorrere. Spero vivamente che le vostre noci non fossero giganti e dure come quelle che sono capitate a me.
Molto bene, ora tritate le noci senza diventare matte, l'importante è che non siano intere. Poi tritate anche la cipolla, dopodichè versate tutto in una padella capiente insieme all'olio d'oliva. Fate soffriggere il tutto a fuoco medio, fino a quando la cipolla non diviene trasparente, o comunque non perde del colore. A questo punto potete aggiungere i gamberetti (se non riuscite a trovarli sgusciati, o se nella dispensa li avete solo con il guscio non temete, potete usarli ugualmente!). Fate cuocere i gamberetti inserendoli bene tra le noci, mischiando il tutto di tanto in tanto, e dopo qualche minuto aggiungete il Cognac. Se vi sembra di stare allagando il tutto e di avere fatto una mossa pessima, non temete perchè dovrete lasciarlo evaporare! Il Cognac appena aggiunto si asciugherà entro qualche minuto; quando sarà evaporato potrete aggiungere sale e pepe secondo i vostri gusti e versare la panna sono tutto quanto. Se desiderate una consistenza "più pannosa" potete ottenerla aggiungendo altri 100 ml di panna, che di sicuro male non faranno!
A questo punto il vostro sugo sarà pronto, e ci avrete impiegato 20 minuti, all'incirca.


Secondo: gamberetti in tempura.

Ingredienti:

25 code di gambero
30 gr di semola
60 gr di farina
Olio di semi di girasole per friggere


Questa volta iniziamo preparando il composto di farina e semola, unendole in una planetaria e lavorandole con acqua ghiacciata. Vi consiglio l'utilizzo di una frusta perchè così evitate di ritrovarvi con grumi inutili. Adesso fate riscaldare l'olio per friggere nella padella, dopodichè iniziate ad immergere nella pastella i gamberetti uno ad uno e fateli friggere! Dovreste ottenere delle nuvoline, perchè la pastella andrà gonfiandosi leggermente. Quando le prime code saranno cotte, passate al secondo gruppo e così via fino all'ultima, e il gioco è fatto!
Potete accompagnare il tutto con verdure crude alla julienne, oppure lessate.




Dessert: crema al mascarpone e frutti di bosco.

Ingredienti:

250 gr di mascarpone
3 uova
125 gr di zucchero
1 limone
2 cucchiai di limoncello
300 gr di fragole, lamponi, more
1 pizzico di sale

Ponete i tuorli delle uova in una terrina (ma CONSERVATE gli ALBUMI), insieme allo zucchero e ad un pizzico di sale. Adesso con una frusta, anche elettrica, iniziate a sbattere il composto, fino a che non sarà più chiaro, omogeneo e spumoso. Ora potete unire il mascarpone, il limoncello e la scorza del limone grattuggiata.
A parte montate a neve ferma gli albumi, fino a quando il composto non sarà assolutamente fermo anche con la planetaria capovolta, dopodichè aggiungete il tutto al composto di prima.
Consiglio: se utilizzate la stessa frusta elettrrica usata per montare i tuori, ricordate di pulire bene il frullino.
Dividete la crema nelle coppe che vorrete servire e riponetele in frigorifero.
Adesso frullate i frutti di bosco e versatene un po' su ciascuna coppa, e servite!













domenica 4 marzo 2012

Il menù della novità.

Quest'oggi, essendo questo il secondo giorno di vita di "Lo vuoi un panzerotto?" mi è sembrato appropriato trattare l'argomento della novità, quel senso di nuovo che colpisce tutti noi quando ci imbattiamo (o nostro malgrado ci troviamo ad affrontare) qualcosa di inaspettato che però alla fine risulta essere qualcosa di eccezionale, o almeno molto piacevole!
Ciò che descrive molto bene queste sensazioni secondo me è il cioccolato. Può sembrare strano, ed anche un po' folle, ma vi assicuro che ogni volta il sapore di questo cibo fantastico a me sembra sempre diverso e, soprattutto, sempre più buono! Quindi, siccome una novità è spesso inattesa e colpisce il nostro umore, quasi come fosse un pugno, l'ho immaginata come una colazione:
un bella fetta di plumcake al cioccolato, guarnito con fragole (simbolo della dolcezza della novità, e di stupore per il loro colore forte) e, ovviamente a scelta, yogurt (che evoca sempre un retrogusto piacevole).


Ricetta:

Per il plumcake:

100 gr di farina
100 gr di zucchero
100 gr di burro
1 bustina di vanillina
2 cucchiai di latte
3 cucchiai di cacao amaro
2 uova intere
1/2 bustina di lievito
Fragole q.b.
Yogurt al miele q.b.


Per prima cosa mettete il burro fuori dal frigo!! Ve lo consiglio perchè tante, troppe volte mi sono accorta all'ultimo minuto che il mio panetto non era affatto morbido e ho rischiato di rompere il frullino...quindi attenzione!
Una volta compiuto questo importantissimo passo potete iniziare a pesare i vari ingredienti con una bilancina e mischiare insieme la farina, lo zucchero, il burro, la vanillina, il latte, il cacao amaro, le uova ed il lievito tutti insieme in una planetaria, o un'insalatiera capiente. (1).

(1)

Adesso con la frusta elettrica amalgamate il tutto fino ad ottenere un composto di colore omogeneo. Consiglio: siccome gli ingredienti polverosi sono tanti cercate prima di "scioglierne" una parte nelle uova e nel latte, così da evitare di essere impolverate voi dalle fruste!!
Non appena sarete arrivate a questo punto potete accendere il forno a 180 gradi, in modo che si riscaldi prima di inglobare il vostro dolce!
Versate l'impasto ottenuto in uno stampo per plumcakes o per pane...et voilà, infornate per circa 30 minuti.
Vale sempre la regola dello stuzzicadenti per vedere se la vostra torta è pronta o meno.
Trascorso il tempo spegnete il forno, e trasferite il plumcake dallo stampo ad un vassoio un piatto, che potrete decorare con le fragole e lo yogurt nel modo che più vi aggrada. Il mio estro artistico, ed anche la feretta, mi hanno fatto elaborare questo:

 



(2)
   
Ovviamente lo yogurt potete anche spargerlo sul plumcake per fare "l'effetto cascata", ma quello sta ai vostri gusti, personalità e ispirazione del momento.
A tutto ciò io ho associato anche un thè, ma penso che anche un caffè o una tazza di latte li avrei graditi lo stesso!
Di sicuro nella mia famiglia non hanno fatto complimenti per finirlo, devo dire...!
A presto,




Annette

sabato 3 marzo 2012

Buongiorno/buon pomeriggio/buonasera a te, caro lettore.
Mi sembra doveroso spiegarti, in questo primo post, qual è la ragione di vita di questo blog, non credi anche tu?
Ebbene, tutto nasce da quando la sottoscritta ha iniziato a collegare alle emozioni le sensazioni che il cibo (quello buono, quello cucinato bene per essere precisi) le trasmette. Ma non basta!
Infatti, da chi arrivano le emozioni? Chi o che cosa ce le trasmette? 
Gli eventi della nostra vita, ok. 
Quello che ci capita di inaspettato durante una giornata, bene. 
MA ancora di più, io credo, le persone.
Ed ecco che ho iniziato ad associare ad ognuno una ricetta, un sapore, un'emozione. Ed è oltretutto divertente vedere come la maggior parte di queste persone che ronzano attorno alla mia vita non si sentano affatto delle grandi chef in erba e qui entra in gioco "Lo vuoi un panzerotto?"! Infatti, spero con tutto il cuore che questo diventi un posto dove scambiare pareri e consigli, imparare a cucinare tutti insieme e dove sarà possibile contribuire ai menù che di volta in volta creerò, assemblerò e proporrò: e sarà una sfida ardua, credetemi! Per i miei genitori, se non altro, che dovranno sopportare ogni esperimento - con annesse stoviglie sporche ed estremamente incrostate  e perchè no, dal fondo bruciacchiato -.
 Tutti sbagliano, ed io più di tutti: è importante precisare che qui nessuno vuole fare il grande chef del momento!! Proprio per questo si accettano direttive, critiche (costruttive!!) e nuove idee.
A prestissimo, dunque
Annette :D